

Tra i grandi paesi europei, nel corso della prima ondata le curve si confondevano. Molti avevano fatto peggio di noi.
Oggi l'Italia svetta.
In negativo.
Anticipato da @Corriere, un mio studio riflette su cosa non ha funzionato.
Un thread.


Primo, se si agisce prima si riapre anche prima, con meno morti alle spalle.
E questo lo sapevamo da tempo, sin dagli studi sulla prima ondata (come questo: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.05.15.20103655v2).


Per capirlo basta osservare quel che è successo in Italia (a sinistra) e nel Regno Unito (a destra) nel corso delle due ondate.
Cosa è successo?
A marzo il Regno Unito prese misure in netto ritardo rispetto a noi, ma anche meno forti.
Il dubbio restava: colpa del ritardo o della forza?
Guardate oggi: loro prendono misure più deboli, riaprono prima.
Ma la curva piega prima, mentre da noi è il disastro.
A marzo il Regno Unito prese misure in netto ritardo rispetto a noi, ma anche meno forti.
Il dubbio restava: colpa del ritardo o della forza?
Guardate oggi: loro prendono misure più deboli, riaprono prima.
Ma la curva piega prima, mentre da noi è il disastro.


La conclusione è chiara: non è solo una questione di *quanto* si chiude. Non serve un lockdown nazionale, bastano le zone colorate.
Ma è tutta questione di tempi.
Teniamolo bene in mente. https://www.corriere.it/cronache/20_dicembre_11/coronavirus-perche-italia-si-muore-piu-che-altrove-df7878d2-3b34-11eb-a316-193bd0f16dd1.shtml
Lo studio di cui vi ho raccontato in questo thread lo potete trovare qui. Si intitola "Mortalità da #COVID19, tutta questione di tempi". https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/datavirus-mortalita-da-virus-tutta-questione-di-tempi-28653