Considerazioni sparse sulla Roma dopo 6 partite di campionato e sul lavoro svolto da Fonseca per trovare - di nuovo - un senso a questa rosa.
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Contro la Fiorentina - complici le spaziature offensive di Iachini - la Roma ha potuto mostrare al massimo del suo potenziale come intende sfruttare le caratteristiche dei suoi centrali difensivi in non possesso.
Questo tipo di struttura di pressing è molto diffusa al di fuori della Serie A e sostanzialmente serve ad invitare l’avversario ad uno scarico esterno, dove lo spazio di manovra e le linee di uscita del pallone si riducono.
Nello sviluppo di questa azione la Viola prova a palleggiare per trovare Amrabat ma è costretta a rinunciare ed a cercare un pallone diretto sull’esterno, dove Mancini può uscire aggressivo su Ribery spalle alla porta e propiziare il recupero del pallone.
Senza un secondo mediano o una punta da cercare con palloni diretti (che si sarebbe comunque dovuto giocare un duello aereo con Smalling, Ibanez o Mancini), questa è stata l’unica opzione offerta alla Fiorentina che per 35’ è finita a ripetizione in questa fossa senza uscirne.
Nel 2ºT Iachini inserisce Pulgar per dare una mano all’uscita, la situazione migliora sensibilmente ma l’idea della Roma in non possesso rimane quella e Veretout si alza per aiutare a schermare la zona centrale mentre gli esterni sono ancora invitati a ricevere.
Praticamente la traduzione sul campo della risposta di Fonseca a questa domanda leggendaria sulla marcatura a uomo imparata nel calcio italiano.

Nonché il modo migliore di sfruttare gli istinti dei centrali in rosa, tutti molto portati all’anticipo e poco propensi a letture in zone di campo più problematiche.
In sostanza la squadra lavora per semplificare loro gli scenari e portare l’avversario nella loro comfort zone.
In sostanza la squadra lavora per semplificare loro gli scenari e portare l’avversario nella loro comfort zone.
In un sistema di questo tipo è fondamentale la capacità di Veretout di leggere lo spazio davanti a se, sia nei tentativi di recupero palla...
In possesso l’obiettivo primario è togliere il pallone dai piedi dei centrali prima che arrivi la pressione e per riuscire in questo la Roma abbassa più uomini possibile sulla palla per fornire linee di passaggio, svuotando quasi del tutto la trequarti.
Questo da un lato tende a disordinare gli avversari, che faticano a leggere i movimenti di un tridente che può utilizzare il centravanti in posizione da mezzala; dall’altro lasciano la Roma senza qualcuno che attacchi quegli spazi per raccogliere la rifinitura.
La Roma attualmente è la miglior squadra della Serie A per:
xG/tiro (0.15)
grandi occasioni create ogni 90’ (3.0)
tiri per grande occasione (5.1)
Con la 18ª goal efficiency del campionato (0.75).



Con la 18ª goal efficiency del campionato (0.75).
Nonostante ci sia ancora da lavorare su diversi aspetti, Fonseca ha costruito di nuovo un sistema che mette a proprio agio quasi tutti gli elementi dell’undici titolare e - dopo 6 partite - getta la base su cui continuare. Visti i presupposti iniziali, imho è giusto rimarcarlo.