#Italia90 30 anni dopo: 3 luglio.
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Ogni generazione ha il suo momento calcistico: Italia-Germania 4-3, la tripletta di Rossi al Brasile, il rigore di Grosso. E poi c'è LA partita di Italia '90.
22 temi di Italia-Argentina, la gara in cui finirono i nostri anni Ottanta.


Ogni generazione ha il suo momento calcistico: Italia-Germania 4-3, la tripletta di Rossi al Brasile, il rigore di Grosso. E poi c'è LA partita di Italia '90.
22 temi di Italia-Argentina, la gara in cui finirono i nostri anni Ottanta.
Alcuni azzurri sostengono che all'Olimpico ci fosse un'atmosfera molto più calda. Ma Napoli tifa, eccome.
Storico questo striscione che accoglie Diego.
Storico questo striscione che accoglie Diego.

Nel tunnel degli spogliatoi, Maradona scherza con la telecamera, quasi parodiando gli occhi spiritati di Schillaci. Alla vigilia aveva cercato di portare il tifo napoletano dalla sua parte, ma non ci è riuscito.

Ferrara e Mancini salutano la famiglia. Hanno vissuto un Mondiale a parte, sapevano sin dall'inizio che non avrebbero mai giocato. Ciro era chiuso da Baresi, Bergomi, Ferri e Vierchowod, il Mancio ha subìto l'esplosione di Baggio.

In questi pochi secondi si vede la leadership di Maradona. Goycochea cerca il suo sguardo e solo dopo approva il comportamento del pubblico napoletano, che non fischia l'inno argentino.

Comincia la partita. Se si giocasse oggi, Ruggeri fisserebbe le piastrelle della doccia dopo appena cinque minuti. Notate la tecnica del difensore: stende Vialli alla prima azione e fa lo stesso con Serena, il suo sostituto. Ma @Aldito11 gliela rende, eccome.

23 anni dopo la morte di Antonio De Curtis, Napoli acclama un altro Totò.
1-0 al 17', il numero della disgrazia nella smorfia e nella cultura popolare.
Il tiro è fortunato, ma l'azione ricorda l'1-0 agli Usa: tocchi veloci, scambi, veli. Ancora Giannini e Vialli i protagonisti
1-0 al 17', il numero della disgrazia nella smorfia e nella cultura popolare.
Il tiro è fortunato, ma l'azione ricorda l'1-0 agli Usa: tocchi veloci, scambi, veli. Ancora Giannini e Vialli i protagonisti

In tribuna c'è il gotha dello sport, della politica e dell'imprenditoria nazionale.
I giornali parlano di finale scontata Italia-Germania. Nessuno crede di poter perdere. Neanche Montezemolo, l'organizzatore di Italia '90 (su cui andrà scritto un thread a parte).
I giornali parlano di finale scontata Italia-Germania. Nessuno crede di poter perdere. Neanche Montezemolo, l'organizzatore di Italia '90 (su cui andrà scritto un thread a parte).

"Ah, tu sei quello che ha segnato? Bravo! Mi raccomando, fanne ancora, non me li voglio perdere"
Oscar Ruggeri
Oscar Ruggeri

Da questo momento Zenga subisce una trasfigurazione che lo porta a essere nervoso e paonazzo. È la conseguenza del subire una punizione da 20 metri con Maradona sul pallone.

A inizio ripresa Caniggia sfiora l'1-1. Zenga vuole mangiarsi l'arbitro, per lui Maradona fa fallo su Bergomi. Ma guardate Baresi: in uno contro due riesce sempre a fiondarsi sul portatore rendendogli difficile il passaggio. E poi il salvataggio: fenomeno, questo è un gol.

L'Uomo Ragno continua a infondere sicurezza a tutti nelle uscite. Poi se la prende con quello sbagliato, si scatena l'ennesimo parapiglia e Zenga riempie di complimenti Ruggeri. Vautrot intanto se la ride e dirige il traffico con gesti teatrali.

QUELLO sguardo di Totò. Spiritato, quasi posseduto 
(e con un occhio nero, cortesia degli irlandesi).

(e con un occhio nero, cortesia degli irlandesi).

Senza creare grandi occasioni, ma sputando sangue su tutti i palloni, l'Argentina pareggia. Olarticoechea pesca Caniggia, Zenga sbaglia l'uscita. L'Uomo Ragno se la prende con Ferri e fa una smorfia incomprensibile che mette a nudo tutto il suo nervosismo.

In campo sembra ci siano 22 schegge impazzite prive di buonsenso, Caniggia la prende di mano senza nessun motivo e per questo salterà la finale del Mondiale.
Nedved chi?
Nedved chi?

Si va ai supplementari, da qui in poi è l'arbitro Vautrot a dare segni di squilibrio. In uno dei suoi ultimi minuti di partita lucidi, assegna una punizione all'Italia: il piede di Baggio (entrato per Giannini) è baciato dal talento, ma questo è e sarà il Mondiale del Goy.

Occhi puntati in alto a destra. Vautrot fischia la fine del primo supplementare a 23:20, un'eternità anche recuperando il tempo perso per l'espulsione di Giusti. Si dimentica di fischiare, credo.
In pratica le squadre giocano tre tempi da 45'.
In pratica le squadre giocano tre tempi da 45'.

Tra il primo e il secondo tempo supplementare, Vialli costruisce una solida amicizia con Basualdo, ricordandogli quanto hanno menato lui, Ruggeri e compagnia biancoceleste.

L'Argentina passa ai rigori.
Non metto l'intera sequenza, ma solo gli errori di Donadoni e Serena, più il penalty di Maradona. Non li avevo mai visti da questa angolazione.
Notate i fischi di Napoli a Diego: sono di paura, tutta Italia sa a cosa sta andando incontro.
Non metto l'intera sequenza, ma solo gli errori di Donadoni e Serena, più il penalty di Maradona. Non li avevo mai visti da questa angolazione.
Notate i fischi di Napoli a Diego: sono di paura, tutta Italia sa a cosa sta andando incontro.

È come se fossero finiti gli anni Ottanta per l'Italia: questi rigori sono la staffetta tra una generazione sognante e un'altra più disillusa.
E allora capita che anche il Pibe venga fischiato dal suo popolo, stavolta per rabbia, malgrado provi a scusarsi.
E allora capita che anche il Pibe venga fischiato dal suo popolo, stavolta per rabbia, malgrado provi a scusarsi.

"Argentina va a salir campeón", urla Diego nel pullman. Se la squadra del 1986 aveva Maradona, Valdano e altri nove, quella del 1990 è solo Diego, che però ha giocato da infortunato, e Caniggia, squalificato per la finale. Eppure perderà la coppa a 5' dalla fine.

Noi invece ci lecchiamo le ferite: l'unico italiano ad aver alzato la coppa in palio nel 1990 è il presidente della Figc Antonio Matarrese, in occasione del sorteggione dei gironi del Mondiale. Un evento presentato da Pippo Baudo (e da chi sennò?).

Il match è ancora oggi l'evento televisivo più seguito in Italia da quando esiste Auditel: 27.537.000 telespettatori, per uno share dell'87.23%.
